|
|
|
|
Nell'apocalisse di Giovanni al terzo cavaliere viene data la forza di ridurre alla fame la terra:
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere
vivente che gridava: "Vieni". Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui
che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii gridare una voce in
mezzo ai quattro esseri viventi: "Una misura di grano per un danaro e tre
misure d'orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati" Apocalisse
Nell'assedio di Samaria (dalle II libro delle Cronache dei Re ) la fame tra gli Israeliti era così tanta che le madri arrivarono addirittura a mangiarsi i figli:
Dopo
tali cose Ben-Hadàd, re di Aram, radunò tutto il suo
esercito e venne ad assediare Samaria. Ci fu una
carestia eccezionale in Samaria, mentre l'assedio si faceva più
duro, tanto che una testa d'asino si vendeva ottanta sicli
d'argento e un quarto di qab di tuberi cinque sicli. Mentre
il re di Israele passava sulle mura, una donna gli gridò
contro: «Aiuto, mio signore re!». Rispose: «Non
ti aiuta neppure il Signore! Come potrei aiutarti io? Forse
con il prodotto dell'aia o con quello del torchio?». Il
re aggiunse: «Che hai?». Quella rispose: «Questa donna mi
ha detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo oggi. Mio figlio ce
lo mangeremo domani. Abbiamo cotto mio figlio e ce
lo siamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: Dammi tuo
figlio; mangiamocelo, ma essa ha nascosto suo figlio».
II Libro dei Re
D'altra parte l'Altissimo è molto chiaro su quello che aspetta a chi lo rifiuta e l'oltraggia:
"Così dice il Signore Dio : Batti le mani, pesta i piedi in terra e di':
Oh, per tutti i loro orribili abomini il popolo d'Israele perirà di
spada, di fame e di peste! Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno.
Saprete
allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i
loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima
di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque
hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. Stenderò
la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla dal deserto
fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il
Signore". E ancora in Isaia Dio castiga gli idolatri sincretisti con la fame e la spada:
Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti, toglie a Gerusalemme e a Giuda ogni genere di sostegno, ogni riserva di pane e ogni sostentamento d'acqua,
Certo, Gerusalemme va in rovina e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore, fino ad offendere la vista della sua maestà divina. La loro parzialità verso le persone li condanna ed essi ostentano il peccato come Sòdoma: non lo nascondono neppure; disgraziati! Si preparano il male da se stessi.
Isaia 3
|
|