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Circa il vestire c'è una virtù, che consiste nell'evitare tutto ciò che vi di è vizioso; questo poi può trovarsi nella foggia del vestire contraria ai costumi umani; nel vestito troppo lussuoso che può avere senso o di libidine o di pompa, o di troppa delicatezza o di troppa ricercatezza; o anche nel vestito troppo trasandato, quando lo è per poltroneria o per ambizione nascosta;
quanto poi alle donne c'è da aggiungere che il loro abbigliamento provoca gli uomini alla lascivia; perciò se si tratta di una donna che ha da piacere al marito non è peccato; ma se si tratta di chi non ha da piacere a nessuno è peccato mortale se c'è lo scopo di provocare l'altrui concupiscenza; se invece lo si fa per leggerezza o vanità non è sempre peccato mortale.
Questione 169
Modestia nel vestire
Compendio della Somma Teologica di San Tommaso d'Aquino
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