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Alla
fine degli anni settanta andava benone un fumetto per bambini dal titolo Geppo.
Un po grassottello Geppo era un diavolo stranamente buono che si trovava a condividere per "errore" insieme
agli altri demoni la sorte infernale di chi si era ribellato allAltissimo. Sempre
in continua crisi didentità il malcapitato provava a fare del male ma non gli
riusciva per niente e si beccava le continue lavate di capo di un satana che
nel volto disegnato in quelle pagine pareva più un bandito messicano che il nemico di Dio.
Tralasciando il giudizio spirituale sul fumetto, devo dire
che adesso comprendo alla perfezione quel diavolo buono che non mancava
mai di aiutare la vecchietta ad attraversare la strada, né di fare lelemosina
ai barboni e di comportarsi come un boy
scout un po' maldestro a cui
in fondo poco importava della salvezza eterna del suo prossimo, ma era interessato a quella serenità terrena che, spesso, poco ha a che vedere con il bene di Dio.
La vita delluomo è quasi sempre
crocifissa e di serenità alcuni cristiani
durante la salita al calvario ne vedono
davvero ben poca; salvo qualche Veronica che Gesù ci mette sulla strada,
durante il percorso oltre alla Croce
spesso si aggiungono gli sputi e le derisioni dei nemici di Cristo, labbandono degli amici e lincomprensione
dei parenti e siccome il nostro sforzo deve superare la nostra misera umanità
dobbiamo anche amare tutti i rompiscatole che ci circondano durante le nostre sofferenze anzi dobbiamo perdornarli anche quando sono addirittura loro stessi la causa dei nostri mali. Certo la Grazia di Cristo e la vista del premio che ci aspetta ci
aiutano parecchio ma comunque noi cristiani
su questa terra di vacanze ne facciamo poche.
E così entra in gioco Geppo, il diavolo "buono", lui in fondo è sempre accanto al
cristiano non perchè questi scelga il male visibile ma cerchi quel bene terreno
che rovina lanima e porti il malcapitato allinferno eternamente. Infatti esiste un momento in cui il cristiano comincia, chissà magari propro consigliato dal diavolo "buono" e quindi per un malinteso concetto di misericordia, a ritenere che esista un benessere umano che debba essere perseguito sempre e comunque e che la pace tra gli uomini possa prescindere dai comandamenti e così si finisce inevitabilmente con il credere che Gesù accetti l'adulterio o addirittura l'omosessualità e che magari le convivenze more uxorio siano equivalenti ai matrimoni sacramentali etc etc.. Si finisce insomma con il credere ad un dio del bene terreno che non si capisce bene in quale Vangelo si trovi. Un dio che gradisce che tutti si faccia un pò come si vuole. Praticamente un'inversione dell'adorazione: dio si piega alle nostre idee e noi finiamo con il chiamare dio un'artefatto della nostra mente, un prodotto della nostra fantasia un qualcosa non molto diverso di un cartone della disney, della pixar ...anche se poi in realtà un """"""dio""""" che per accontentarci accetta i nostri peccati c'è : è satana. Ecco tutti quelli che pensano che Dio accetti gli adulteri, i rapporti sessuali fuori dal matrimonio, i rapporti anali e orali tra gay e non, l'aborto, l'eutanasia etc etc adorano satana e semplicemente prendono in giro loro stessi chiamandolo "dio".
NB: la pace di satana Qualcuno, forse, vuol mettere in discussione che esista una pace su cui nemmeno i diavoli trovano da ridire? Certo
che esiste una proposta di pace che nessuno contesta. Un pace che
consiste nel dire al risposato che è giusto rifarsi una vita senza
matrimonio in Dio, che dice al gay di vivere la sua sessualità in
maniera naturale, che dice al cristiano di lasciar vivere gli altri
nelle loro fedi per rispetto alla loro cultura. Certo che esiste una
pace del mondo, ma questa è la pace di satana non quella di Dio. Ognuno
si regoli in che tipo di pace vuol vivere.
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