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"Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli
immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo
stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte." Apocalisse 21
In un periodo, purtroppo, di grande confusione e buio spirituale è indispensabile ricordare quanto dice DIO stesso nelle SACRE SCRITTURE sulla magia, sulla divinazione e sulle negromanti.
Non lascerai vivere colei che pratica la magìa.
Esodo 17
Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di
magia Levitico 19.26
Non vi rivolgete ai
negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo
loro. Io sono il Signore, vostro Dio. Levitico19.31
Se un uomo si rivolge
ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò
la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo.
Levitico 20.1
Se uomo o donna, in
mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a
morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi. Levitico 20.27
Il sesto angelo suonò la tromba. Allora udii una voce dai
lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio. E diceva al sesto
angelo che aveva la tromba: "Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran
fiume Eufràte". Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora,
il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità. Il
numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. Così
mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto,
di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca
usciva fuoco, fumo e zolfo. Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal
fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità. La
potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code
sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono.
Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi
flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai
demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non
possono né vedere, né udire, né camminare; non rinunziò nemmeno
agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie.
Apocalisse 9
MAGISTERO DELLA CHIESA
2116 Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso
a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si
ritiene che « svelino » l'avvenire.67 La consultazione degli
oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle
sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium manifestano una volontà di
dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio
di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore e
il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo.
2117 Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le
quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio
servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo fosse anche per
procurargli la salute sono gravemente contrarie alla virtù della religione.
Tali pratiche sono ancora più da condannare quando si accompagnano ad una
intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all'intervento dei
demoni. Anche portare amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso
implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia
i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né
l'invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui.
CATECHISMO
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