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Il desiderio di gestire forze spiritualiste
appartiene ai dottori di oggi, nella misura in cui questi cedono alla
tentazione di satana, di seguire
non più la pratica medica, ma
teorie religiose che fanno di loro più dei guaritori stregoni
che degli uomini di scienza.
Alla base di buona parte della medicina alternativa vi sono due concetti tra
loro fortemente interconnessi : l’energia vitale e i meridiani.
L’energia vitale conosciuta anche come qi o
come prana (sia pure con delle differenze concettuali) è un concetto
religioso orientale su cui tuttavia
l’oriente basa gran parte della sua medicina.
Il medico, nella religiosità orientale,
presume di poter gestire questa forza e di poter ottenere la guarigione del
paziente con tecniche differenti che possono andare dall’agopuntura alla
pranoterapia al reiki.
Nella concezione religiosa induista il corpo risulta diviso in canali
spirituali che percorrono il corpo longitudinalmente come esposto in figura. I
canali conosciuti come meridiani veicolerebbero la forza spirituale e il medico ha il potere, secondo questa
concezione,di gestirla o di sbloccarla con degli aghi o con un dono che
avrebbe nelle mani.
In questo contesto, una pratica medica con fondamenti spiritualisti religiosi
e non scientifici è in aperto contrasto con la fede cattolica.
Il medico elettricista
Normalmente la totalià dei concetti
religiosi alla base dell'agopuntura non è da tutti conosciuta anche se la sua essenza religiosa è generalmente percepita.
Tra i medici occidentali è spesso invalso l’uso di attribuire all’agopuntura
una capacità di guarigione attribuibile alla gestione dell’energia elettrica
del corpo con gli aghi.
Il principio, su cui si baserebbe
questa agopuntura occidentale, troverebbe il suo fondamento nel fatto che il corpo sarebbe normalmente
pervaso da cariche elettriche, i
medici, quindi, gestirebbero con gli aghi questa energia in modo da guarire il paziente.
Senza entrare nello specifico di questa capacità di medici di gestire l'energia elettrica con gli aghi , è bene ricordare che l' agopuntura era inizialmente praticata con pietre ( materiale notoriamente
non conduttore) o con ossi, e la qi che
scorre nei canali, secondo la visione orientale, non è un’energia elettrica ma spirituale, così come i canali attengono al religioso non all’anatomia e lo schema dei meridiani non è per gli induisti nè per i taoisti un circuito elettrico.
Va ricordato, che anche lo shiatzu e la digitopressione si
propongono attraverso l’uso delle mani e delle dita di gestire la forza
sprituale del qi , ci si trova così anche in questo caso in contrasto con la
fede cattolica, a questo si aggiunge che volendo confondere la qi con una forza
elettrica, così come spesso avviene, la possibilità di gestire questa energia
stavolta fisica apparirebbe ancora più bizzarra visto che il corpo umano è ovviamente più un isolante , per sua natura, che un
conduttore considerando le correnti in gioco.
Sul comportamento da maghi e sulla
gestione di forze spiritualiste
è bene sapere quanto dice il catechismo:
Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le
quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio
servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per
procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione.
E ancora la nota Cei del luglio 2000
In qualche modo correlato con l'autonomia del
paziente è l'emergere delle cosiddette medicine non convenzionali,
termine onnicomprensivo con cui vengono indicate tutte quelle prassi
mediche non fondate sui riscontri di anatomia, fisiologia, patologia e
terapia propri della medicina occidentale. Si tratta di un gruppo assai
eterogeneo di pratiche terapeutiche, più o meno diffuse, più o meno
conosciute: erboristeria, agopuntura, omeopatia, reflessoterapia, iridologia, pranoterapia, reiki, shiatzu,
ecc. Senza entrare nel merito di una loro possibile efficacia, bisogna
rilevare innanzitutto la possibilità di un eventuale danno per il
paziente che vi si sottoponga, abbandonando al contempo una terapia più
"tradizionale", ma di provata efficacia. Il secondo, più delicato
problema, anche di ordine pastorale per la Chiesa, riguarda il possibile
coinvolgimento, da parte di alcune di esse, con filosofie orientali
difficilmente compatibili con la fede cattolica e qualche volta persino
accompagnate da pratiche occultistiche.
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