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“In verità, in verità vi dico: Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un bandito. Chi invece entra dalla porta è pastore, il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli le chiama per nome e le conduce fuori”. GV 10
Pacifista, magari vegetariano e rispettoso della natura. Il buddista rifiuta Cristo e se ne fabbrica uno a proprio uso e consumo piegato alla filosofia orientale e qui ovviamente non parliamo di chi senza colpa ignora il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma di chi pur conoscendolo cerca di indurre i cristiani a sposare una filosofia e al contempo una spiritualità incompatibile con la fede nella S.Trinità.
Non ha senso ritenere chi uccide il corpo più pericoloso di chi uccide l'anima.
Un occidente che ha perso il senso dell'aldilà non comprende che i corruttori di anime siano essi astrologi, maghe e cartomanti sono funzionali a satana più di quanto lo siano gli omicidi.
"Guai al mondo per gli scandali! è inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!"
Matteo 18
Il peccato mortale danna eternamente e i peccati spirituali portano più anime in maniera subdola all'inferno di quanto non facciano i peccati materiali.
A questo proposito bisogna essere chiari, indure all'errore sulla Fede un ' anima è assassinio perché si spinge la vittima verso la morte eterna.
Il catechismo non a caso annovera nel 5 comandamento (non uccidere) lo scandalo:
" Lo scandalo è l'atteggiamento o il comportamento che induce altri a compiere il male. Chi scandalizza si fa tentatore del suo prossimo. Attenta alla virtù e alla rettitudine; può trascinare il proprio fratello alla morte spirituale. Lo scandalo costituisce una colpa grave se chi lo provoca con azione o omissione induce deliberatamente altri in una grave mancanza."
E se ancora si avessero dubbi sul fatto che Gesù ai suoi interlocutori dice chiaramente che è Lui il buon Pastore che deve condurre le pecore di ogni nazione al Padre:
«In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
GV 10
Invece spesso gli occidentali buddo-orientalisti si trova nella stessa situazione della generazione di Geremia a cui Dio rimproverava in maniera durissima:
Recatevi nelle isole del Kittìm e osservate,
mandate pure a Kedàr e considerate bene;
vedete se là è mai accaduta una cosa simile.
Ha mai un popolo cambiato dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria
con un essere inutile e vano.
Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
Perché il mio popolo ha commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
GEREMIA 2
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