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Premessa
Sulla materia della
sessualità è bene conoscere il volere di Dio e la dottrina morale della
Chiesa, affinchè gli sposi cooperino al disegno divino e non deviino su
strade di immoralità, con atti , che pur all'interno del matrimonio,
restano comunque illeciti.
IN QUESTA PAGINA SI CITERANNO I RIFERIMENTI DELLA BIBBIA E DELLA CHIESA RELATIVI ALL'ARGOMENTO DELICATO DELLA CONTRACCEZIONE:
Illiceità della contraccezione
La contraccezione, opponendosi direttamente alla trasmissione della vita,
tradisce e falsifica l'amore oblativo proprio dell'unione matrimoniale: altera «
il valore di donazione "totale" » e contraddice il piano
d'amore di Dio partecipato agli sposi. La Chiesa ha sempre insegnato l'intrinseca malizia della contraccezione,
cioè di ogni atto coniugale reso intenzionalmente infecondo. Questo
insegnamento è da ritenere come dottrina definitiva ed irriformabile. La
contraccezione si oppone gravemente alla castità matrimoniale, è
contraria al bene della trasmissione della vita (aspetto procreativo del
matrimonio), e alla donazione reciproca dei coniugi (aspetto unitivo del
matrimonio), ferisce il vero amore e nega il ruolo sovrano di Dio nella
trasmissione della vita umana.Enchridion Vademecum Confessori
COITO INTERROTTO/ CONTRACCEZIONE E PECCATO DI ONAN
SACRE SCRITTURE
Allora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie del fratello, compi
verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il
fratello».
Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe
stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del
fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello.
Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui. Genesi 38 GIUDIZIO DELLA CHIESA E SACRE SCRITTURE
Sul coito interrotto ( e contraccezione)
...non meraviglia se la Maestà divina, come attestano le stesse
Sacre Scritture, abbia in sommo odio tale delitto nefando, e l'abbia talvolta
castigato con la pena di morte, come ricorda Sant'Agostino: « Perché
illecitamente e disonestamente si sta anche con la legittima sposa, quando si
impedisce il frutto della prole. Così operava Onan, figlio di Giuda, e per tal
motivo Dio lo tolse di vita » .
Enciclica casti connubii
SENSO DELL'APERTURA ALLA VITA« Sia chiaro a tutti che la vita dell'uomo e il
compito di trasmetterla non sono limitati solo a questo tempo e non si possono
commisurare e capire in questo mondo soltanto, ma riguardano sempre il destino
eterno degli uomini ».
Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris
consortio,
La fecondità del matrimonio La fecondità è un dono, un fine del matrimonio;
infatti l'amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non
viene ad aggiungersi dall'esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia nel
cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento.Perciò la
Chiesa, che « sta dalla parte della vita », insegna che « qualsiasi
atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita
».
« Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della
Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che
l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto
coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo ». CATTECHISMO 6 COMANDAMENTO
CONTRACCEZIONE MAI LECITA
Senonché, non vi può esser ragione alcuna, sia pur gravissima, che valga a
rendere conforme a natura ed onesto ciò che è intrinsecamente contro natura. ENCICLICA CASTI CONNUBII PIO XI
DISTANZIARE LA NASCITA DI UN FIGLIO
Nel caso vi siano validi motivi per distanziare le nascite la Chiesa contempla quest'evenienza e il Magistero dunque recita: Per validi motivi
gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però
verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla
giusta generosità di una paternità responsabile.
Tuttavia se questo è possibile per la Chiesa, deve essere fatto con metodi leciti:
La continenza periodica, i metodi di regolazione
delle nascite basati sull'auto-osservazione e il ricorso ai periodi infecondi sono conformi ai criteri oggettivi della moralità. Tali metodi
rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano tra loro la tenerezza e
favoriscono l'educazione ad una libertà autentica. Al contrario, è
intrinsecamente cattiva « ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale,
o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si
proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione ». ( es condom , coito interrotto ) Catechismo PER CIO' CHE CONCERNE ALCUNI METODI ALCUNI SONO ANCHE ABORTIVI COME LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO O LA SPIRALE. COMPORTAMENTO DEI SACERDOTI Perciò, come vuole la suprema autorità Nostra e la cura commessaCi della salute
di tutte le anime, ammoniamo i sacerdoti che sono impegnati ad ascoltare le
confessioni e gli altri tutti che hanno cura d'anime, che non lascino errare i
fedeli loro affidati, in un punto tanto grave della legge di Dio, e molto più
che custodiscano se stessi immuni da queste perniciose dottrine, e ad esse, in
qualsiasi maniera, non si rendano conniventi. Se qualche confessore o pastore
delle anime, che Dio non lo permetta, inducesse egli stesso in simili errori i
fedeli a lui commessi, o, se non altro, ve li confermasse, sia con approvarli, sia
colpevolmente tacendo, sappia di dovere rendere severo conto a Dio, Giudice
Supremo, del tradito suo ufficio, e stimi a sé rivolte le parole di Cristo: «
Sono ciechi, e guide di ciechi: e se il cieco al cieco fa da guida, l'uno e
l'altro cadranno nella fossa » .
ENCICLICA CASTI CONNUBII PIO XI
DISACCORDO TRA I CONIUGI
Speciale difficoltà presentano i casi di cooperazione al peccato
del coniuge che volontariamente rende infecondo l'atto unitivo. In primo luogo,
occorre distinguere la cooperazione propriamente detta dalla violenza o dalla
ingiusta imposizione da parte di uno dei coniugi, alla quale l'altro di fatto
non si può opporre.
46 Tale cooperazione può essere lecita quando
si danno congiuntamente queste tre condizioni:
- l'azione del coniuge cooperante non sia già in se stessa
illecita;47
- esistano motivi proporzionalmente gravi per cooperare al peccato del
coniuge;
- si cerchi di aiutare il coniuge (pazientemente, con la preghiera, con la
carità, con il dialogo: non necessariamente in quel momento, né in
ogni occasione) a desistere da tale condotta.
Enchiridion Vademecum Confessori
NB: COOPERAZIONE NON PERMESSA NEI CASI DEI METODI ABORTIVI
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