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Nel 1975 esce per la prima volta al cinema : "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pasolini, riproposizione
del libro di De Sade nel contesto storico della seconda guerra mondiale.
Nel casolare del film, oltre alle
sevizie e alle torture, i rapporti omosessuali sono obbligatori.
Il duca Blangis pilastro ideologico del
male perpetrato sulle vittime dirà :
"Il gesto sodomitico è il più assoluto per quanto contiene di mortale per
la specie umana, il più ambiguo, per questo accetta, allo scopo di
trasgredirle, le norme sociali, è infine il più scandaloso, perché pur essendo
il simulacro dell'atto generativo, ne è la totale derisione".
Si noti che accanto a Blangis nel
casolare, come manovratori della perversione, vi erano tre personaggi: uno Durcet che rappresentava il potere
finanziario, uno Curval che
rappresentava il potere giudiziario e l’altro un monsignore fratello del duca di Blangis rappresentante, probabilmente, della chiesa deviata.
In realtà, pochi sanno che uno stato sovrano provò a rieducare satanicamente i dissidenti
ispirandosi al libro di De Sade. Lo fece la Romania comunista degli anni ’50
nel carcere di Pitesti.
Lo stato, in quell’occasione, si avvalse della collaborazione di alcuni
detenuti tra cui uno di nome Turcanu,
il quale, nel momento in cui la situazione sfuggì di mano ai suoi burattinai divenne
capro espiatorio e venne fucilato,
nonostante lui si aspettasse, addirittura, la medaglia per il lavoro fatto.
A distanza di anni se si dovesse fare un’analisi dell’avvenimento
, si può ipotizzare che nel contesto di Pitesti mancò il Blangis di Pasolini,
ovvero mancò la seduzione del maligno, la trasmissione dell’ideologia che
rende attraente il male alla gente.
Bisogna prendere atto, anche, storicamente che un sistema che si basi solo su
satana omicida non si regge a lungo.
Per questo sembra che la possibile creazione di una sodoma pasoliniana , da
parte di uno stato in satana , non può
non essere preceduta prima da un lungo lavoro
lungo che sdogani
intellettualmente la perversione e, poi, la violenza venga usata, sola, per reprimere il dissenso
rimasto, non a caso l’autorità giudiziaria è tra i protagonisti della perversione in Sodoma di
Pasolini .
Nel film, fa riflettere che l’iniziazione
alla sodomia, viene fatta sui figli dei nemici, nel caso specifico erano i
figli dei partigiani, e questa curiosa e
sgradevole assonanza si trova nella coercitiva
educazione alla sodomia ( teoria
del gender) che i figli dei
cristiani devono subire senza alcuna resistenza da parte dei genitori nelle
scuole, pena l’azione violenta di un bizzarro stato che rinchiuderebbe questi
“disgraziati” mamma e papà in galera in
nome di questo strano concetto che è l’omofobia, che poi altro non è che un gioco verbale mediatico massonico con il quale si cerca di difendere la perversione facendosi
scudo con la persona.
Non si può, poi, non notare, che nel film di Pasolini i ragazzi in schiavitù
dei tre poteri erano fermi durante una celebrazione di un matrimonio omosessuale, il celebrante era , ovviamente, un sacerdote di satana.
E quell’immobilità forzosa di questo pubblico vittima, si cerca di ottenerlo in maniera singolare anche oggi in occidente nei confronti di tutti quei cristiani che
si dicono contrari alle nozze gay , sempre, grazie al concetto penale di
omofobia.
Certo il contenuto pasoliniano è straordinariamente sovrastrutturato di
immagini a forte impatto emotivo, però è
diabolicamente uguale in molti aspetti a quello che sta avvenendo nel nostro
occidente sempre più anticristico.
Che dire ?
Anche senza che fossero, probabilmente, tecnicamente appartenenti a sette, l’ispirazione intima satanica che ha mosso molti scrittori e governanti fa
ancora da motore su molti popoli che
stanno gradualmente entrando spiritualmente dentro una
Babilonia sovranazionale uniti di fatto
in un unico credo anticristico. D’altra parte il film di Pasolini è
anche scuola per le sette come si dice in Michela fuggita da satana:
"Mi è stato spiegato che Pasolini sintetizzò il messaggio del film come la “
denuncia dell’anarchia del potere” . Un tema strettamente coincidente con
quanto la setta mi instillava: la conquista del potere a ogni costo, in una
delirante apoteosi di cinismo e disprezzo
nei confronti di chiunque non fosse dei nostri.
Basta leggere qualche frase dei dialoghi
:” Quando ognuno di noi fa dei corpi delle sue vittime ciò che vuole egli non è che Dio in terra. Basta sostituire
la parola Dio con la parola potere, così tutto rientra perfettamnte nel
programma che ci siamo prefissi”: “ non
c’è nulla di più contagioso del male.Lei eccellenza, a mio avviso è in errore;
c’è gente che non riesce a comportarsi male se non quando la passione la spinge
al male”.
E ricordo soprattutto l’esaltazione dell’omosessualità e della violenza, che poi
ho compreso che per la setta rappresentava il modo migliore per glorificare
satana e offendere Dio."
Si può, solo, sperare che in queste sette massoniche non ci sia gente che conta politicamente,
finanziariamente o mediaticamnete, certo possiamo considerare che magari gli aderenti
siano solo fruttivendoli o allevatori e che i vip non ci siano all’interno di
questa contro Chiesa, ma il problema è che melanzane o caprette indemoniate in giro ancora
non se ne vedono, ma leggi programmi e manovre finanziarie sataniche se ne vedono
tante in giro e la cosa fa un po’ impressione a livello internazionale.
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