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Matteo 18,15-17
15 Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
16 se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
17 Se
poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non
ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un
pubblicano. L'ammonizione è un atto di
correzione fraterna, per distogliere il peccatore da una condotta o da
azioni sbagliate che sono pregiudizievoli per il cammino di santità o
che addirittura potrebbero condurlo alla dannazione eterna. L'ammonizione
deve configurarsi come un'atto di carità per questo la Chiesa ha
ritenuto che fosse parte delle opere di Misericordia spirituale. Le prime tre opere di Misericordia Spirituale - Consigliare i dubbiosi.
- Insegnare agli ignoranti.
- Ammonire i peccatori.
Non si tratta di giudicare una persona sostituendosi a Dio, ma si giudica l'atto per cercare di salvare un fratello. A questo proposito va detto che la Parola di Dio ritiene gravi, in determinate occasioni, alcuni comportamenti omissivi di chi NON rimprovera quando è tenuto a farlo.
Giobbe 5
17 Felice l'uomo, che è corretto da Dio:
perciò tu non sdegnare la correzione dell'Onnipotente, 18 perché egli fa la piaga e la fascia,
ferisce e la sua mano risana.
Giobbe
Seconda lettura Eb 12,5-7.11-13 Il Signore corregge
colui che egli ama.
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, avete già
dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non
disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei
ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote
chiunque riconosce come figlio». è per la vostra correzione che voi soffrite!
Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?
Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza;
dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo
sono stati addestrati. Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia
fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non
abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
LEVITICO 19:17 ..rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui…. EZECHIELE 33:6
Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier
l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità;
ma della sua morte chiederò conto a te.
Allo stesso modo val la pena di citare cosa dice il catechismo anche sul rispetto della reputazione altrui:
Catechismo 8 comandamento
Il rispetto della reputazione delle persone rende illecito
ogni atteggiamento ed ogni parola che possano causare un ingiusto danno.
371 Si rende colpevole:
— di giudizio temerario colui che, anche solo tacitamente, ammette
come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo;
— di maldicenza colui che, senza un motivo oggettivamente valido,
rivela i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano; 372
— di calunnia colui che, con affermazioni contrarie alla verità,
nuoce alla reputazione degli altri e dà occasione a giudizi erronei sul loro
conto.
2478 Per evitare il giudizio temerario, ciascuno cercherà di
interpretare, per quanto è possibile, in un senso favorevole i pensieri, le
parole e le azioni del suo prossimo:
« Ogni buon cristiano deve essere più disposto a salvare l'espressione
oscura del prossimo che a condannarla; e se non la può salvare, cerchi di
sapere quale significato egli le dà; e, se le desse un significato erroneo,
lo corregga con amore; e, se non basta, cerchi tutti i mezzi adatti perché,
dandole il significato giusto, si salvi dall'errore ».
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