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Sia le Sacre Scritture che il Catechismo ritengono accettabili (come è giusto che sia) l'uso degli animali per guarire gli uomini.
CATECHISMO
2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua
immagine. 294 È dunque legittimo servirsi degli animali per
provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere
addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli
svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche
moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a
curare o salvare vite umane.
SACRE SCRITTURE CAP.6 TOBIA
IL PESCE
Il
giovane partì insieme con l'angelo e anche il cane li seguì
e s'avviò con loro. Camminarono insieme finché li sorprese
la prima sera; allora si fermarono a passare la notte sul
fiume Tigri. Il giovane scese nel fiume per lavarsi
i piedi, quand'ecco un grosso pesce balzò dall'acqua e tentò
di divorare il piede del ragazzo, che si mise a gridare. Ma
l'angelo gli disse: «Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire».
Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva. Gli
disse allora l'angelo: «Aprilo e togline il fiele, il cuore e
il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli
intestini. Il fiele, il cuore e il fegato possono essere utili
medicamenti». Il ragazzo squartò il pesce, ne
tolse il fiele, il cuore e il fegato; arrostì una porzione
del pesce e la mangiò; l'altra parte la mise in serbo dopo
averla salata. Poi tutti e due insieme ripresero il
viaggio, finché non furono vicini alla Media. Allora
il ragazzo rivolse all'angelo questa domanda: «Azaria,
fratello, che rimedio può esserci nel cuore, nel fegato e nel
fiele del pesce?». Gli rispose: «Quanto al cuore e
al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona,
uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e
cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più
traccia alcuna. Il fiele invece serve per spalmarlo
sugli occhi di uno affetto da albugine; si soffia su quelle
macchie e gli occhi guariscono».
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