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ADAMO ED EVA
Della storia di Adamo ed Eva (realmente accaduta si veda Humani generis di Pio XII) grossomodo tutti quanti ne conoscono il contenuto; per questo, quindi, e per le finalità del testo mi soffermerò solo su alcuni aspetti.
Il serpente (lucifero) per far cadere i nostri progenitori, nella tentazione di essere dio, non si rivolge direttamente ad Adamo.
Lucifero vittima di se stesso, ideatore e maestro della tentazione decide di tentare prima Eva e attraverso di lei far cadere Adamo e così conquistare entrambi.
È singolare pensare che il diavolo pensò proprio a quel metodo (rivelatosi poi efficace).
Può essere che abbia provato con altro, ma certo è che le Sacre Scritture non ce lo dicono.
Si può solo riflettere sul fatto che a lucifero non doveva essere sfuggito che Adamo prima della creazione di Eva da una sua costola "non trovò un aiuto che gli fosse simile" e che solo dopo aver visto Eva esultò tanto da dire : "questa volta essa è carne della mia carne e ossa delle mie ossa," e in questo suo affetto vi era, sostanzialmente, anche la sua più grande debolezza.
Non a caso secondo l' Aquinate alla caduta di Adamo contribuì anche l'amicizia per Eva (per “compiacerla”
questione 163).
E cosa ci insegna in questo la caduta di Adamo?
Adamo poteva cadere tentato in altre maniere? Forse sì, forse no. Sta di fatto che cadde grazie ad Eva e non in un' altra maniera. Il veicolo della tentazione di essere dio al posto di Dio fu Eva, mossa da lucifero nell'involucro materiale della mela.
Lo schema vincente di lucifero sarà riproposto nella storia probabilmente per tutti gli uomini, ma anche più volte per la stessa persona e questo fino alla fine del mondo. Semplicemente, perché è lo schema più efficace e immediato da applicare per il tentatore. Ogni uomo lo tenga presente.
Qui senza voler fare un' esegesi biblica, che appartiene ai teologi, bisogna riflettere sulla questione che la donna compagna dell'uomo può essere la sua forza, ma anche la sua dannazione.
"Trovo che amara più della morte è la donna: essa è tutta lacci, una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge, ma chi fallisce ne resta preso."
Quolet
La donna è un pericolo in sé? Ovvio che no.
La citazione si riferisce alla scellerata. Dio offre all'uomo nella stessa Genesi la soluzione al tentatore : Maria SS. e tutte le donne che in Lei vedono il modello da seguire. Per inciso, chi scrive ritiene che gli estremi del bene e del male siano San Giovanni e Giuda Iscariota, tra i due vi è tutto il resto del mondo compresi i non credenti, i pagani e gli altri. Con questo voglio dire che peggiore della pagana vi è la cattolica in peccato mortale che fa la Comunione. Per questo vale sempre:
"Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare."
Sapienza
Altre donne? Meglio lasciar perdere a meno di non voler fare la stessa fine di Adamo e vivere lontani da Dio e schiavi del tentatore.
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